Nella dicitura Fuori collana confluiscono tutti i volumi più singolari e non ascrivibili all’interno di altre collane. Nella maggior parte dei casi si tratta di progetti improntati sulla grafica, dall’illustrazione alla fotografia, o caratterizzati da contenuti e formati particolari. La potenza di queste immagini viene apprezzata come mezzo alternativo e altrettanto potente ed efficace di comunicazione, una forma di racconto più viscerale e diretta per narrare storie diverse. Esse riescono a descrivere a modo proprio luoghi ed esperienze affascinanti, osservati da angolature sempre diverse e interessanti. Nelle immagini c’è una potenza particolare che sa cogliere sfaccettature che a parole troverebbero un’espressione diversa. Ma il contenitore non si limita soltanto alle immagini, raccoglie, infatti, anche testimonianze letterarie articolate in modalità originali.

Tra i testi che rientrano in questa collana, spicca Gianni Rodari, maestro di creatività, a cura di Gerardo Leo: una raccolta di saggi, scritti dai maggiori esperti e studiosi dello scrittore e giornalista Gianni Rodari, grazie al quale l’educazione e la letteratura infantile vengono affrontati in maniera singolare. Interessantissimi sono anche i volumi che indagano sul pensiero filosofico occidentale, tra cui emerge il breve saggio introduttivo della critica kantiana: La terza Critica. Passi scelti, di Giacoma Maria Pagano. Nonostante alcuni “tagli”, volti a rendere la lettura più agevole, il testo rispetta la struttura originaria e si presta ad un’analisi scientificamente attendibile. L’elenco si arricchisce anche di raccolte di studi, come testimonia il testo Contributi alla storia dell’Officina dei papiri ercolanesi, di Mario Capasso: una raccolta volta a ricostruire alcuni momenti determinanti della storia dell’Officina dei Papiri Ercolanesi, servendosi del preziosissimo ausilio di documenti inediti contenuti nell’Archivio dell’Officina e nell’Archivio della Sovrintendenza Archeologica di Napoli.

Tra gli ultimi testi della collana, spicca Sansevero e altri insoliti fantasmi, di Ettore Biondo: un breve, organico viaggio visivo, all’insegna dell’esoterismo, nel folclore partenopeo, che sembra ricordare al lettore “quella Napoli gotica, che affonda le radici della propria cultura nell’aneddoto, nella leggenda e nel figurativo”.