Progetto di Street Art & Scrittura sulla porta d’ingresso della casa editrice Graus Edizioni

a cura di Ciro Cacciola

Premessa

Il Centro Antico di Napoli è ormai un museo a cielo aperto, ricco non soltanto di architetture antiche ma anche di opere, provocazioni, installazioni dei tanti street artist – napoletani e non – che scelgono gli affascinanti decumani per lasciare i loro segni, lanciare i loro messaggi, o semplicemente esporre i loro lavori.

Nel cuore del Centro Antico di Napoli, a due passi dal Complesso di San Domenico Maggiore e dal Museo Cappella Sansevero, in vico Seminario dei Nobili, all’11, c’è un unico portoncino indipendente che, quando si apre “sulla strada”, dalla strada conduce al mondo di parole della Graus Edizioni, casa editrice altrettanto indipendente che, a ottobre 2022, si appresta a compiere 20 anni di attività.

Il Concept

Su questa scia è nata in Ciro Cacciola, giornalista responsabile dei progetti speciali della Graus Edizioni, l’idea di trasformare il “portoncino” in una tela, uno spazio bianco ufficialmente a disposizione della Street Art, sul quale ciascun artista, per un mese, possa collocare la sua “opera”, in dialogo con tutta la storia, l’architettura, l’arte, l’umanità e il patrimonio antropologico della antica e sempre modernissima Neapolis.

Tempi e Sviluppo del Progetto

Il progetto si articola in dieci installazioni, nell’arco di un anno, da maggio 2022 a maggio 2023, con il coinvolgimento di dieci tra i più significativi esponenti della street art europea. Per ogni installazione è previsto un vernissage aperto a tutti “sulla strada”, in chiaro riferimento al capolavoro di Jack Kerouac e in omaggio alla cultura di strada, alla Street Culture, ai movimenti underground. Ciascun lavoro impegna l’artista non solo nella sua consueta ricerca iconografica ma anche nella stesura di brevi messaggi importanti dal punto di vista culturale e sociologico.

La prima edizione del progetto si chiuderà a maggio 2023 con una mostra retrospettiva che prevede l’esposizione contemporanea dei dieci lavori in una location prestigiosa del Centro Antico di Napoli e la pubblicazione di un catalogo d’arte con interventi critici e note degli autori.

Tra gli artisti che hanno già aderito al progetto:

Unplatonic, Manuela Belfiore, Whatifier, Trallallà, Libereo, Undeterred, Autoritratto, LaBellezzaSalveràIlMondo

Prima installazione
"Make Love" di UNPLATONIC
venerdì 29 aprile 2022

Il progetto di UNPLATONIC nasce a Napoli nel gennaio 2021.

UNPLATONIC si basa sulle manifestazioni d’amore nelle più svariate sfumature, soprattutto in quelle più concrete, non platoniche come appunto il nome del progetto indica. Illustrando soggetti pop, personaggi contemporanei e cartoni animati, da Dante alla Regina Elisabetta, con le sue opere intende centrare l’attenzione del viandante sul messaggio. Così MAKE LOVE, “fai l’amore”, nella forma più imperativa possibile, diventa l’urlo che l‘artista vorrebbe far cadere a pioggia su tutti, nella maniera in cui ciascuno preferisce, che sia la più trasgressiva o, viceversa, la più romantica. Non a caso il progetto sboccia in questo periodo storico, segnato più che mai da tensioni, intolleranze e talvolta odi veri e propri. “Con MAKE LOVE – dice l’artista – indico quella che per me è la via d’uscita dal malessere che pervade questo momento storico”.

Seconda installazione
"Checuorehai" di MANUELA BELFIORE
venerdì 10 giugno 2022

La sua installazione site-specific, in tecnica mista, completata direttamente sul posto dall’autrice, ha per titolo “Just Love”, che mette lo spettatore davanti alla varietà e alla vastità dell’amore senza porre limiti ai sentimenti, all’accettazione di se stessi e del proprio corpo: “Amatevi sempre, amate chi volete” è il claim della maggior parte dei lavori di Checuorehai ed è con la stessa formula che, anche con questa istallazione, si raccontano storie, unioni e amori che ancora oggi  vengono ostacolati da pregiudizi, religioni e ignoranza.

Checuorehai è un progetto di Manuela Belfiore nato nel 2020 che abbraccia varie tematiche sociali, principalmente l’omofobia e la violenza sulle donne. I personaggi di Checuorehai non hanno un volto, al posto della testa hanno un cuore che, nelle intenzioni dell’artista, “indica che dobbiamo affidarci più ai sentimenti che alla ragione. Essere liberi di amare chi vogliamo è la più grande forma d’amore verso se stessi e verso gli altri”.

Terza installazione
"67" di WHATIFIER
venerdì 09 Settembre 2022

La sua installazione site-specific, in tecnica mista, concettuale e figurativa, completata direttamente sul posto dall’autrice, ha per titolo “67”.

Whatifier vive a Napoli, ma i suoi poster sono sparsi per le vie di tutto il mondo. I poster che realizza sono dipinti a mano, prevalentemente in acrilico. Le sue opere trattano di tolleranza, inclusione, di mondo senza confini o semplicemente di incoraggiamento.

Il suo ultimo progetto, nato durante la pandemia, ha come protagonisti gli angeli. “È una presa di coscienza della nostra fragilità – dice l’autrice, la cui identità resta volutamente misteriosa – e, allo stesso tempo, un messaggio di speranza. Gli spiriti protettori sono comuni a tutte le culture. In alcune assumono le sembianze degli angeli che intervengono a favore degli uomini e sorreggono i loro sforzi. Talora gli angeli comunicano messaggi attraverso i numeri: su questa scia, ho scelto il numero 67 che, nella simbologia, rappresenta un incoraggiamento a realizzare i propri sogni, a essere determinati e a credere nelle proprie capacità”.

Quarta installazione
"Frisc" di TRALLALLÀ
venerdì 07 Ottobre 2022

Con la nuova installazione “FRISC’” dell’artista napoletano Trallallà, noto per le sue ormai iconografiche sirene “ciacione”, prosegue il progetto di street art e scrittura nato da un’idea del giornalista Ciro Cacciola che trasforma in spazio espositivo ufficiale la porta d’ingresso della casa editrice.

Come le tre che l’hanno preceduta, anche questa di Trallallà – una sirena dalle forme generose avvolta dalle fiamme – è un’installazione effimera, fatta di carta e colla, un lavoro site-specific, in tecnica mista, concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dall’autore. “Frisc’” è un rinvio al Purgatorio che a Napoli è il più importante dei regni ultraterreni, perché concede speranza, perché non è definitivo, come del resto forse niente lo è da queste parti”, dice l’artista. Il titolo infatti è mutuato dalle più tradizionali preghiere dei napoletani nelle quali si augura alle anime del Purgatorio di stare al “fresco” (in napoletano, appunto, “frisc”), ovvero lontano dal calore del fuoco (dell’Inferno).

Trallallà è nato nel 1968 a Napoli, città dove vive e lavora.

Quinta installazione
"Diego" di LIBEREO
mercoledì 23 novembre 2022

La nuova installazione è intitolata “Diego’”, opera dell’artista napoletano Libereo, noto per i suoi omaggi iconografici a Diego Armando Maradona.

Come le quattro che l’hanno preceduta (a firma degli artisti Unplatonic, Checuorehai, Whatifier e Trallallà), anche questa di Libereo è un’installazione effimera, fatta di carta e colla, un lavoro site-specific, in tecnica mista, concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dall’autore. Nell’immaginario dell’artista, Maradona prende le sembianze del Re di Coppe così come concepito nella tradizionale raffigurazione delle Carte (da gioco) Napoletane, circondato da piccole effigi di tanti altri e diversi volti di Maradona, moltiplicato nel tempo e nello spazio dall’amore che milioni di persone ancora oggi esprimono per lui. “In concomitanza con la data che ci ricorda la sua prematura scomparsa, abbiamo inteso esprimere un omaggio dovuto ad un mito assoluto, icona di Napoli, che ha amato Napoli e che ha sempre difeso gli ultimi e i Sud del mondo”, afferma Ciro Cacciola.

Libereo è nato a Napoli, città dove vive e lavora.

Sesta installazione
"#lartenonguardainfacciaanessuno" di UNDETERRED
martedì 20 dicembre 2022

La nuova installazione #lartenonguardainfacciaanessuno rappresenta una enorme effige della Regina Elisabetta a firma dell’artista napoletano Undeterred.

Anche questa di Undeterred è un’installazione effimera, fatta di carta e colla, un lavoro site-specific, in tecnica mista, concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dall’autore. Nell’immaginario dell’artista, il progetto “l’Arte non guarda in faccia a nessuno” vuole rappresentare l’arte nella sua essenza: imperterrita, ostinata, presuntuosa, incorruttibile, democratica, eterna. “La vita passa, l’arte no – afferma Undeterred – In realtà anche l’arte passa, ma più lentamente… lei è furba, non si fa coinvolgere”.

Ecco perché le opere rappresentano le icone del passato e del presente private degli occhi, senza sguardo.

Settima installazione
"Ormai" di AUTORITRATTO
Venerdì 3 febbraio 2023

Ormai’” dell’artista napoletana Autoritratto è un’installazione effimera fatta di carta e colla, un lavoro site-specific in tecnica mista, concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dalla giovane autrice.

Autoritratto è un progetto di poster art nato tra Bologna e Napoli nel 2018 con la volontà di indagare la scrittura celata all’interno delle impronte palmari e digitali: un “autoritratto” appunto, diverso da quello a cui siamo abituati a pensare, ma a cui siamo comunque destinati da sempre. Nei lavori di Autoritratto emerge forte il potere del linguaggio silenzioso dei gesti: si inseguono sulle pareti urbane mani senza voce eppure eloquenti, in movimento, ad oggi visibili in diverse città del mondo.

Ottava installazione
“Mano di Moro” di ALDAM
Venerdì 17 marzo 2023

Espressione di linguaggi contemporanei, esplorazione del segno che diventa indagine e spazialità, contaminazione di generi che vanno dalla musica alla pittura al videomaking: è questo il tessuto stilistico dell’arte di Aldam. Intrise di cultura pop, graffitismo, con rimandi futuristici all’uso dell’extrapittorico ed incursioni nel territorio dell’informale, le opere dell’artista partenopeo diventano materia autonoma che parla entro contesti di denuncia e critica sociale. La sua è una presa di coscienza del presente reinterpretata e rimodulata secondo un proprio personale linguaggio, fatto di colore, segno, persistenza del tratto nero che di volta in volta e in maniera diversa esprimono concetti forti e allo stesso tempo smorzati nei toni, anche per la presenza di elementi di rottura che diventano spiraglio, ancora di salvezza.

Aldam, classe 1985, sperimenta il suo talento artistico già dalle scuole elementari, disegnando avventure di personaggi immaginari sui quaderni di matematica. Ancora adolescente, ispirato dalla cultura hip hop, fonda una crew, consolidando il desiderio di dedicarsi ad un percorso artistico-musicale: armato di bombolette e microfono, di parole e dipinti, converte sentimenti come rabbia, frustrazione e tristezza in artwork creativi.

Le tecniche del writing, i graffiti e le azioni di “tagging”, vissute tra clandestinità e adrenalina, diventano il mezzo espressivo attraverso cui dar voce al suo istinto creativo. Raid notturni, velocità d’esecuzione, perfezione del gesto, sono il mix da cui scaturisce il linguaggio e lo stile riconoscibile di Aldam: colori vivaci, tratti decisi ed elementi astratti.

Nona installazione
“Zeta” di CHRPNR
Venerdì 31 marzo 2023

I ritratti urbani di Christian, in arte CHRPNR, sono realizzati con la tecnica del Paste Up e, oltre alla sua firma criptata, riportano sempre un’impercettibile lacrima che riga il volto del/la protagonista. Eppure, ciononostante, «bisogna immaginare Sisifo felice», dice l’autore, formato all’Accademia Albertina di Torino in pittura.

Come le altre che l’hanno preceduta (a firma degli artisti Unplatonic, Checuorehai, Whatifier, Trallallà, Libereo, Undeterred, Autoritratto e Aldam), anche questa di CHRPNR è un’installazione site-specific in tecnica mista, un lavoro concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dall’artista.

Decima installazione
“Mars Attacks” dell’artista Roxy in the box
Giovedì 11 maggio 2023

Si tratta di un’installazione site-specific di un lavoro “storico” dell’artista datato 2019, un lavoro concettuale e figurativo dedicato a Diego Armando Maradona, ispirato dall’amore che Roxy in the box ha sempre sentito e nutrito nei confronti del campione e che viene riproposto in occasione e per celebrazione del terzo scudetto del Calcio Napoli.

Il titolo dell’opera cita in maniera dichiarata (anche nel font) il titolo dell’omonimo film visionario del regista Tim Burton: “Perché Maradona per me viene dall’alto, da un altro universo, come un alieno o anche come emanazione divina” – dice Roxy in the box – “Ho sempre avuto un amore speciale per questo personaggio, l’ho sempre difeso soprattutto quando è stato attaccato e vilipeso. Sono attratta dal suo genio, dalla sua testa: i geni sono tutte persone che necessariamente escono “fuori dal normale”, patologicamente disturbate, “ouside the box”. Come Elvis, o come altri geni che amo e che porto nel mio lavoro”.

Illuminato da un raggio di luce gialla, ultraterrena, aliena, solare o divina, elevato nel gesto di dare un colpo di testa al pallone, Maradona è al centro di un azzurro cielo nel quale danzano tante piccole icone di altri Diego che si muovono in un campo di calcio eterno come il suo mito. L’immaginario Pop usato da Roxy in the box innesca un immediato corto circuito emozionale.

Undicesima installazione

Coming soon…