Uno dei progetti editoriali più recenti di Graus Edizioni, la collana Black Line si concentra sull’approfondimento e sull’analisi di episodi di attualità che hanno segnato la cronaca degli ultimi anni. Ogni volume è un punto della linea continua che permette al lettore di orientarsi nella vastità del panorama dell’informazione, spesso poco focalizzata o eccessivamente orientata, mostrandogli la via che ricongiunge gli effetti presenti, e a volte ingannevoli, di un fenomeno con le sue reali cause scatenanti. Il punto di partenza e di arrivo di questa linea continua è la ricerca e la divulgazione della verità che si nasconde dietro la conoscenza superficiale di episodi drammatici di cronaca nera. Imparzialità e amor del vero sono le parole d’ordine, perché alle vittime degli eventi sia resa la giustizia che meritano.

Tra i lavori di maggior rilievo e responso critico figura il titolo Ciro vive, storia del tifoso napoletano morto in seguito all’aggressione ricevuta prima della finale di Coppa Italia del 2014. La testimonianza, che copre tutta la vita del ragazzo, dall’infanzia alle sue ultime ore di sofferenza, è una denuncia alla violenza, non solo nello sport, e al tempo stesso un messaggio di pace e un invito al perdono, diffuso attraverso la parole della madre Antonella Leardi e della giornalista Vittoriana Abate. Un altro frutto della penna di Vittoriana Abate è il libro Le verità sommerse, scritto insieme a Francesco Schettino, comandante della nave da crociera Costa Concordia che naufragò sulla costa dell’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Il volume rappresenta una difesa pronunciata proprio dal principale accusato della tragedia, che vuole offrire la propria versione dei fatti, accompagnandola con testimonianze attendibili e documenti ufficiali, in modo da riportare a galla quelle verità e quelle responsabilità altrui che sono state prontamente e accuratamente fatte affondare insieme alla nave. Altri prodotti notevoli raccolti nella collana dedicata alla cronaca nera sono I giorni dell’assenza, di Rosanna Di Crosta Landi e Rapido 904: la strage dimenticata, di Giuliana Covella.