Letteratura a Napoli

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È un documento che dimostra la priorità della lingua napoletana nella genesi della lingua italiana, portando prove documentali con le Carte di Capua, Sessa e Teano (X secolo) e prova testimoniale con Dante Alighieri nel “De vulgari eloquentia”. Libro d’amore questo di Ettore Capuano. Amore per la letteratura, per la terra natìa e per quelli che l’hanno onorata nel campo letterario, dell’arte e della cultura in genere. La meraviglia e lo stupore, doti naturali dell’autore, sono all’origine dell’opera. Capuano ha provato una compiaciuta meraviglia per l’enorme fioritura di poesia, prosa e pensiero profondo avvenuta nell’Italia meridionale fin dall’inizio dell’uso della lingua italiana. Egli si è quindi stupito come a quel mondo d’avanguardia, variegato e splendente non sia stato dato adeguato riconoscimento e giusta collocazione storica. Stimolato pertanto dalla sua ardente passione ha inteso riparare a quella che gli sembrava grave ingiustizia, colmando, comunque un vuoto della nostra storia letteraria. Ha esposto, in modo chiaro ed esauriente, le sue teorie sul mito e sulle ragioni estetiche nonché le sue vedute ed opinioni sui fattori storici, sociali, ambientali e sulle altre componenti che hanno dato origine ed hanno fatto lievitare la nostra letteratura. Ha poi proiettato la luce sui protagonisti e sulle loro opere seguendoli nel loro percorso con dosata alternanza od intreccio di analisi e di sintesi. Impresa quanto mai ardua che però ha dato i suoi frutti. Spesso infatti poche ma efficaci parole, una felice scelta a campione di liriche o brevi prose, aprono infiniti orizzonti.

Author: Ettore Capuano
Categoria: Tag: Product ID: 2203

Descrizione

Molti popoli hanno vari idiomi derivati dal linguaggio molteplice diffuso sul territorio nazionale, d’altro canto ogni idioma ha varie parlate che si esplicano nell’ambito delle quotidiane relazioni.

Dalla Premessa

il libro
È un documento che dimostra la priorità della lingua napoletana nella genesi della lingua italiana, portando prove documentali con le Carte di Capua, Sessa e Teano (X secolo) e prova testimoniale con Dante Alighieri nel “De vulgari eloquentia”. Libro d’amore questo di Ettore Capuano. Amore per la letteratura, per la terra natìa e per quelli che l’hanno onorata nel campo letterario, dell’arte e della cultura in genere. La meraviglia e lo stupore, doti naturali dell’autore, sono all’origine dell’opera. Capuano ha provato una compiaciuta meraviglia per l’enorme fioritura di poesia, prosa e pensiero profondo avvenuta nell’Italia meridionale fin dall’inizio dell’uso della lingua italiana. Egli si è quindi stupito come a quel mondo d’avanguardia, variegato e splendente non sia stato dato adeguato riconoscimento e giusta collocazione storica. Stimolato pertanto dalla sua ardente passione ha inteso riparare a quella che gli sembrava grave ingiustizia, colmando, comunque un vuoto della nostra storia letteraria. Ha esposto, in modo chiaro ed esauriente, le sue teorie sul mito e sulle ragioni estetiche nonché le sue vedute ed opinioni sui fattori storici, sociali, ambientali e sulle altre componenti che hanno dato origine ed hanno fatto lievitare la nostra letteratura. Ha poi proiettato la luce sui protagonisti e sulle loro opere seguendoli nel loro percorso con dosata alternanza od intreccio di analisi e di sintesi. Impresa quanto mai ardua che però ha dato i suoi frutti. Spesso infatti poche ma efficaci parole, una felice scelta a campione di liriche o brevi prose, aprono infiniti orizzonti.

l’autore
Ettore Capuano nasce a Napoli da Violante e da Maria Barbieri il 21 ottobre 1931. Avvocato inizia la professione forense nel 1956, giornalista pubblicista è iscritto all’albo dal 1974. Duumviro alla Presidenza del Festival Internazionale del Cinema di Salerno dal 1986 ne cura la direzione artistica ottenendo il Premio Unesco nel 2001 per il prestigio con il quale in Italia ed all’Estero rappresenta l’annuale della decima musa e per l’arte poetica trasfusa nelle sue opere. Nel 1964 fonda il gruppo “Verso il sublime”. Nel 1967 fonda la rivista “Breve: Il gruppo, la cultura le idee”, che ottiene nel 1968 il riconoscimento di “Rivista di elevato valore culturale” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 1973 riceve il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la sua opera letteraria. Nel 1981 pubblica il manifesto della sua poetica col volume “Ragione Estetica” ottenendo per tale opera il premio “Critica Europa” in Germania ed il premio “Arte per la Vita” al Lloyd Baia Hotel di Vietri. Nel 1986 fonda l’Associazione Bibliofili ed Artisti. Riceve molti premi per il giornalismo tra cui “Lo scugnizzo d’oro” a Praia a Mare ed il “Francesco Bruno” ad Ascea nel 2003.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 13 × 19.5 cm
ISBN

978-88-8346-198-9

USCITA

settembre 2007

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