Il leopardo e l’anima

18,00

Il libro

Il protagonista, di cui non conosciamo il nome, è un naturalista che intraprende un viaggio in Malesia per provare a fotografare il Leopardo nebuloso, che cerca da tempo. Non è la prima volta che ci prova: ha già tentato diverse volte, anni prima, di accamparsi nella giungla malese per poter ammirare il Leopardo, e i ricordi si fanno strada come dei flash back nella mente dell’uomo, che ha vissuto nel profondo i misteri e la magia della natura, scontrandosi anche con i lati più bui del creato. L’intreccio narrativo si alterna con il punto di vista del Leopardo femmina, che nella storia, in una dimensione parallela a quella dell’ambientalista, insieme ai suoi tre cuccioli cerca di sopravvivere ed essere invisibile in un ambiente ostile, pieno di predatori e cacciatori il cui obiettivo sembra essere unicamente quello di dominare il mondo e le creature che ne fanno parte. Attraverso una storia che si snoda tra giungla e oceano, il protagonista dà voce alla solitudine di chi cerca di lottare per un mondo migliore, contando sull’appoggio di chi, come lui, crede nella sua battaglia. Troverà così la forza di continuare dialogando con il suo Io più profondo, “ululando” il suo dolore e la sua rassegnazione nei confronti del potere, ossequioso solo delle leggi del dio denaro e indifferente a quelle della natura. Attilio D’Arielli firma un romanzo denuncia, che accompagna il lettore nei meandri del “selvaggio” e dei lati oscuri della mente dell’uomo, nella flebile speranza di far riflettere, soprattutto i giovani, sull’atrocità delle scelte “umane”.

Scheda D’Arielli

Author: Attilio D’Arielli
Categoria: Tag: , Product ID: 5043

Descrizione

Il libro

Il protagonista, di cui non conosciamo il nome, è un naturalista che intraprende un viaggio in Malesia per provare a fotografare il Leopardo nebuloso, che cerca da tempo. Non è la prima volta che ci prova: ha già tentato diverse volte, anni prima, di accamparsi nella giungla malese per poter ammirare il Leopardo, e i ricordi si fanno strada come dei flash back nella mente dell’uomo, che ha vissuto nel profondo i misteri e la magia della natura, scontrandosi anche con i lati più bui del creato. L’intreccio narrativo si alterna con il punto di vista del Leopardo femmina, che nella storia, in una dimensione parallela a quella dell’ambientalista, insieme ai suoi tre cuccioli cerca di sopravvivere ed essere invisibile in un ambiente ostile, pieno di predatori e cacciatori il cui obiettivo sembra essere unicamente quello di dominare il mondo e le creature che ne fanno parte. Attraverso una storia che si snoda tra giungla e oceano, il protagonista dà voce alla solitudine di chi cerca di lottare per un mondo migliore, contando sull’appoggio di chi, come lui, crede nella sua battaglia. Troverà così la forza di continuare dialogando con il suo Io più profondo, “ululando” il suo dolore e la sua rassegnazione nei confronti del potere, ossequioso solo delle leggi del dio denaro e indifferente a quelle della natura. Attilio D’Arielli firma un romanzo denuncia, che accompagna il lettore nei meandri del “selvaggio” e dei lati oscuri della mente dell’uomo, nella flebile speranza di far riflettere, soprattutto i giovani, sull’atrocità delle scelte “umane”.

L’autore

Attilio D’Arielli è nato a Viterbo, il 18 dicembre 1959. Storico dell’ambiente, palombaro, videofotografo subacqueo. Ha collaborato con la Guida Monaci come consulente per le dinamiche ambientali. Dal 2009 al 2014 è stato relatore no profit nelle scuole, relativamente ai concetti di perdita di biodiversità e di estinzione. Nel 2013, nella Regione Lazio, viene premiato come editorialista. Da sempre si occupa di mare e di ambiente e negli anni ha visto pubblicare due libri: Lettere dagli abissi, edito da Libreria Internazionale il Mare”, nel 2005; Marlin, una storia cubana, edito da “Aletti Editore di Altre sembianze srl” e poi da Graus Edizioni

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 140 × 210 cm
ISBN

9788883469138

USCITA

Dicembre 2022

GENERE

Romanzo

PAGINE

260

TARGET

Per agli amanti dei romanzi denuncia, il cui obiettivo è quello di raccontare l’altra faccia della verità, nella speranza di stimolare la riflessione critica su alcuni aspetti dell’animo umano.

1 recensione per Il leopardo e l’anima

  1. graus edizioni

    Ho avuto il piacere di leggere il libro “Il Leopardo e l’anima” scritto da Attilio D’Arielli e devo dire che sono rimasto subito affascinato dall’estrema facilità con la quale le pagine si susseguono le une alle altre, tanto che ho finito di leggerlo in pochissimo tempo.
    Lo stile narrativo ricco di particolari, è talmente realistico da catapultare il lettore – è questa la sensazione – direttamente nella giungla malese, teatro del racconto, che il protagonista sta esplorando nella speranza di documentare fotograficamente l’incontro con un esemplare di Leopardo Nebuloso, specie ormai in via d’estinzione.
    Peraltro, la descrizione dei luoghi e il ritratto dei personaggi incontrati, minuziose e particolareggiate, rispecchiano evidentemente le reali esperienze che l’Autore ha vissuto personalmente nel corso delle sue esperienze di vita.
    Il racconto è anche ricco di riflessioni intime e introspettive e di ricordi personali che invece di essere esternati in prima persona, vengono per così dire affidati alla voce narrante del felide, che l’autore immagina impegnato nella lotta per la sopravvivenza sua e dei suoi cuccioli e con il quale lo scrittore – forse per una questione di affinità elettiva – sembra sviluppare un vero e proprio rapporto simbiotico.
    D’altronde il Leopardo sembra avere in comune con il protagonista del racconto, come in un curioso parallelismo, abitudini, paure e speranze: entrambi infatti sono esseri solitari, preoccupati per il delirio di autodistruzione del genere umano e consapevoli di vivere in un ambiente sempre più compromesso, dove bisogna lottare ogni giorno per assicurare un futuro alle prossime generazioni
    Lo stile coinvolgente del libro dal quale traspare anche la vena ironica dello scrittore, è però pervaso da una triste amarezza dettata dalla consapevolezza che l’azione dell’uomo sta progressivamente e inarrestabilmente devastando l’intero ecosistema.
    E’ questo, in sintesi, il filo conduttore del racconto: è un urlo di dolore e di denuncia, un accorato tentativo di sensibilizzare le nostre coscienze su quanto sta accadendo e su cosa si può ancora fare per tentare di invertire la rotta, prima che sia veramente troppo tardi.
    E’ la strenua, solitaria battaglia di un appassionato e solo apparentemente rassegnato amante del nostro Pianeta, di un moderno Don Chisciotte che, facendoci viaggiare attraverso meravigliosi paesi esotici e selvaggi ci mette a nudo – nel tentativo di farci riflettere – di fronte alle nostre responsabilità e alle conseguenze delle nostre scelte predatorie, scellerate ed egoistiche.
    Roma, 18 gennaio 2024.

    Antonio Ongar

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