Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono

Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono

Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono.

di Vittoriana Abate e Cataldo Calabretta
edito da Graus Edizioni

PROSSIMAMENTE IN USCITA

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente scriveva Rita Levi Montalcini Hanno sempre portato due pesi, quello privato e quello sociale. Ma scriveva anche che “le donne sono la colonna vertebrale della società”.

Ricordiamolo quando i riflettori si spegneranno.

 

Dalla Prefazione dell’On. Martina Semenzato

Presidente Commissione Parlamentare

di inchiesta su Femminicidio e violenza di genere

 

Femminicidio.  Per la Treccani è la parola dell’anno 2023. È stato l’enorme numero di casi, il clamore e le riflessioni che hanno suscitato a far scegliere questo termine, per evidenziare l’urgenza di porre un’attenzione costante sul fenomeno. Una strage senza fine. 

Un’ emergenza   che la giornalista Rai Vittoriana Abate e l’avvocato Cataldo Calabretta conoscono bene.  Lavorando in sinergia, e mettendo in campo le rispettive competenze, i due professionisti hanno dato vita al saggio “Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono”, edito da Graus Edizioni.   Con la preziosa prefazione dell’On. Martina Semenzato, presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta su Femminicidio e violenza di genere, il testo sarà presentato in anteprima a Casa Sanremo, giovedì 8 febbraio alle ore 19.30. Nel salotto culturale di Casa Sanremo gli autori, presentati dal conduttore televisivo e radiofonico della Rai Savino Zaba, esporranno i punti chiave di quello che è un vero e proprio lavoro di denuncia e di approfondimento di un fenomeno drammatico, al fine di promuovere un dibattito costruttivo sul tema.

Partendo dalle storie di vittime di femminicidio e con le testimonianze di alcune donne sopravvissute, il saggio vuole sradicare la percezione patriarcale che ancora oggi prevale quando si parla di femminicidi.  Punto di partenza è rifiutare la narrazione del “bravo ragazzo” che tende a prevalere quando si parla di violenza sulle donne .  I due autori non permettono nessuna romanticizzazione per i colpevoli, nessun’indulgenza legata a ragioni sentimentali, che possa erroneamente giustificare quello che di fatto è un omicidio di genere, che si radica nella cultura del possesso. Un possesso che troppo spesso viene giustificato, sottovalutato e ignorato. Come si legge nell’introduzione al testo di Vittoriana Abate, bisogna “Saper cogliere i primi segnali, senza sottovalutare neanche una spinta, perché uno schiaffo non è solo un colpo al viso. È un gesto che rappresenta un fortissimo abuso, una volontà di ferire il corpo e insultare l’anima”.

“Dal 2019”, ricorda l’avv. Cataldo Calabretta “c’è una legge denominata Codice Rosso per rinvigorire sia gli strumenti di prevenzione sia quelli di protezione delle donne nei casi di violenza domestica, stalking e maltrattamenti familiari. C’ è molta attenzione, è innegabile. Ma forse ancora non è abbastanza”.

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