“Ammore mio, senza ammore nun se pò cantà.”

Domenico Tortora, per tutti Don Mimì, nasce ad Angri nel 1945, da una famigliacontadina dedita al lavoro e alla famiglia. Il giovane Mimì conosce da subito le fatiche ed il peso del lavoro, prima aiutando la famiglia, poi come apprendistameccanico, settore in cui si formerà professionalmente negli anni a venire. La durezza dei contesti lavorativi non ha mai cancellato nell’animo di Mimì unapassione forte e mai celata verso la poesia. Quelle rime nascevano all’improvviso tra il tornio ed una saldatura e venivano annotate su qualsiasi pezzo di carta ostoffa di fortuna a disposizione nell’attimo in cui nascevano. Ancora gli anni seguenti, il matrimonio, un amore profondo verso la propria moglie, prima tre figli, e poi oggi diversi nipoti, hanno fatto maturare in Don Mimì una grande voglia di estendere quei tratti di poesia in versi di napoletano e italianoche hanno legittimato una sorta di vocazione cresciuta negli anni. Questo libro è la naturale conseguenza di un percorso di crescita, a volte inconsapevole, con cuiDon Mimì testimonia a tutti noi i valori alti e profondi di quei sentimenti, profumi, e passaggi di una vita vissuta, dove la quotidianità di un abbraccio o di un sorrisoassume il vero significato di un gesto che oggi viene spesso banalizzato.

Luca Bencivenni