La soglia del sublime

Napoli: la guerra, la crisi, il sogno e la realtà. Ma è l’amore il sentimento dominante, eterno, il vero motore del mondo, che riesce, con la sua forza, ad illuminare anche i momenti più cupi della storia, ad alleggerire i sospiri più gravi. È l’amore che propone una “soglia del sublime”, dalla quale intraprendere un nuovo cammino.

 Carmela Politi Cenere, docente di italiano e latino nei licei, giornalista pubblicista. Ha partecipato a diversi convegni e tuttora collabora con riviste letterarie e quotidiani. Sue poesie sono inserite in antologie. La rivista “Galleria” nel 1986 (gennaio, aprile) le ha dedicato due pagine. Suoi saggi critici su Deledda, Bellonci, Pirandello, Ungaretti, Quasimodo, Pasolini, Hemingway sono presenti nelle pagine della rivista “Progresso del Mezzogiorno”. Sulla stessa rivista, nel 1993, avendo partecipato al Convegno nazionale, “La crisi dell’arte ed il mondo dei valori”, appariva un suo saggio sui Valori del Mondo Contadino. Ha vinto numerosi premi, l’ultimo è il Premio alla carriera “Domenico Aliquò” di Reggio Calabria nel  2010. È stata Presidente del Premio Letterario Città di Atella per alcuni anni, quando della giuria, da lei direttamente costituita, facevano parte D. Rea, M. Prisco, M. Venturoli e, l’ultimo anno, anche E. Corsi. Ha fondato l’Associazione Culturale Emily Dickinson ed il Premio Letterario Internazionale dello stesso nome, che tuttora presiede, ormai alla XVI edizione. Ha pubblicato: Conscio, inconscio, chissà(Ed. Ferraro), Dall’attimo all’eterno – prefato da D. Rea (Ed. Società Editrice Napoletana), Oltre il muro di cinta – prefato da G. Barberi Squarotti (Ed. Genesi), Ambizioni giovanili (Ed. Loffredo), Le avventure di Fabrizio e Pulcinellino (Ed. Danilo), Illis temporibus (Ed. Danilo), L’eco dell’uragano – prefato da Pasquale Sabbatino (Ed. Danilo), L’Angelo di Wojtyla – prefato da F. D’Episcopo (Ed. Graus), La Casbah irrequieta (Racconti Napoletani) – prefato da F. D’Episcopo (Ed. Graus), Napoli e le certezze di San Josemaria – prefato da Pina Villani (Ed. Rolando)