Vita (leggermente) romanzata di John Florio con un’Intervista Impossibile di Marianna Iannaccone a Florio e molte altre Interviste Possibili.
Il libro
Jorge Luis Borges: “Non so perché, ma sento sempre qualcosa d’italiano, qualcosa di ebraico, intorno a/in Shakespeare… è il meno inglese dei poeti inglesi”. Il libro rilancia l’attenzione sullo scandalo letterario più intrigante della storia: le opere, tra le maggiori della letteratura mondiale, non sono state scritte da chi le ha firmate. In questa riedizione rivelatrice, Massimo Oro Nobili svela tanto del Rinascimento italiano e delle biografie floriane nascosti in Amleto, mentre Corrado Panzieri dimostra che ogni nome e località nelle Opere italiane è vera al dettaglio e non inventata! Edgar Morin ci regala il suo endorsement a Florio. Il dubbio sulla paternità nasce già alla fine del ’500, con l’accusa rivolta a John Florio di essere un “corvo parvenu che nasconde il suo cuore di tigre nella pelle di un attore”…e prosegue: “C’è una penna ‘italianata’ …che si nasconde dietro piume altrui e pone l’eternità in bocca a un attore”. “L’unico dei candidati”, scrive Ježek, “che calza perfettamente la scarpina di cristallo di ghostwriter di Shakespeare”. Infine, dall’analisi testuale dell’Intelligenza Artificiale emergono, oltre a tutto il lessico Floriano, ben 5000 hapax, ovvero parole-impronte digitali di Florio nelle opere firmate da Will di Stratford. Nell’indagine su un delitto sarebbero prove schiaccianti.
L’autore
Nel 2024 è apparso l’endorsement di Edgar Morin a John Florio come autore nascosto delle opere firmate Shakespeare. Qui viene citato estesamente. Massimo Oro Nobili svela nell’Amleto tanto Rinascimento italiano introdotto da Florio. Dal duca di Urbino a Vittoria Colonna. Corrado Panzieri dimostra che tutti gli usi, i nomi dei luoghi delle strade delle piazze delle chiese delle persone citate nelle cosiddette “parole Opere italiane”, sono farina del sacco del padre Michel Agnolo.
Umberto Mojmir Ježek, giornalista, illustratore, pittore e scultore, ha lavorato a La Repubblica come grafico, vignettista e illustatore, ha collaborato negli anni ’80 alla rivista Linus con la sua Madame Inquieta, ed è noto per i suoi cuori che illustrano ancora, da più di trent’anni, la rubrica di Natalia Aspesi su Il Venerdì di Repubblica. Ha realizzato il video Apollo&Daphne reloaded che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2010. Da alcuni anni si è immerso nella ricerca del vero autore delle opere firmate Shakespeare.
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