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CHI HA SCRITTO SHAKESPEARE? PROVE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: È STATO JOHN FLORIO!?
Il libro
Jorge Luis Borges: “Non so perché, ma sento sempre qualcosa d’italiano, qualcosa di ebraico, intorno a/in Shakespeare… è il meno inglese dei poeti inglesi”. Il libro rilancia l’attenzione sullo scandalo letterario più intrigante della storia: le opere, tra le maggiori della letteratura mondiale, non sono state scritte da chi le ha firmate. In questa riedizione rivelatrice, Massimo Oro Nobili svela tanto del Rinascimento italiano e delle biografie floriane nascosti in Amleto, mentre Corrado Panzieri dimostra che ogni nome e località nelle Opere italiane è vera al dettaglio e non inventata! Edgar Morin ci regala il suo endorsement a Florio. Il dubbio sulla paternità nasce già alla fine del ’500, con l’accusa rivolta a John Florio di essere un “corvo parvenu che nasconde il suo cuore di tigre nella pelle di un attore”…e prosegue: “C’è una penna ‘italianata’ …che si nasconde dietro piume altrui e pone l’eternità in bocca a un attore”. “L’unico dei candidati”, scrive Ježek, “che calza perfettamente la scarpina di cristallo di ghostwriter di Shakespeare”. Infine, dall’analisi testuale dell’Intelligenza Artificiale emergono, oltre a tutto il lessico Floriano, ben 5000 hapax, ovvero parole-impronte digitali di Florio nelle opere firmate da Will di Stratford. Nell’indagine su un delitto sarebbero prove schiaccianti.
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Chi ha scritto Shakespeare?
Il libro
Questo pamphlet fa un passo decisivo nell’indagine per svelare lo scandalo letterario più intrigante della storia: le opere tra le maggiori della letteratura mondiale non sono state scritte da chi le ha firmate. Il dubbio sulla paternità nasce già alla fine del Cinquecento con la denuncia di un “corvo parvenu che nasconde il suo cuore di tigre nella pelle di un attore… ed essendo un assoluto Iohannes factotum, crede d’essere l’unico Shakescene del paese”… i personaggi sono due, un corvo dal cuore di tigre e un attore. Il dubbio è alimentato da grandi personalità nei secoli successivi e si rafforza fino ad oggi. Ed oggi finalmente un nome si scrolla di dosso calunnie, omissioni e silenzi. In queste pagine c’è il racconto della sua vita e sono stati raccolti tutti i documenti e le ricerche esistenti su di lui. È il grande umanista John Florio, “Italus ore, Anglus pectore”, l’unico letterato, scrive Ježek, “che calza perfettamente la scarpina di cristallo del ghostwriter delle opere immortali firmate Shakespeare”. Ed ora irrompe uno sbalorditivo e inaspettato confronto antroposomatico che svela chi si nasconde dietro Shakespeare: si tratta proprio di John Florio.