È solo crescendo che ci si imbatte nelle infinite parti di noi, quelle più belle e quelle più brutte, ed è negli anni che si realizza che tutto quel che accade serve a tracciare il passo, segnare la strada e sciogliere nodi.
Il libro
Giulia allena una squadra di pallavolo e, nel corso della partita, osserva le sue ragazze adolescenti. Lo fa da allenatrice e da sorella maggiore perché lei conosce bene i problemi di quella fase di vita, ci è già passata: ha attraversato le pene d’amore, le insicurezze e le difficoltà in cui ora si imbattono Alessandra, Monica, Ilaria e Giovanna. Il vero dolore e il silenzio vissuto a causa della morte del padre le hanno fornito gli strumenti per guidare oggi le sue ragazze. Set dopo set, l’autrice accompagna il lettore in un viaggio interiore in cui il rispetto per sé e per l’altro, l’onestà e la gratitudine assurgono a valori imprescindibili per condurre un’esistenza piena, in cui la sofferenza è fonte di crescita e l’altro diventa “strumento” di evoluzione personale, perché è lo specchio in cui si riflettono paure e mancanze. La penna profonda dell’autrice, che alterna sapientemente introspezione e stralci di vita quotidiana, insegna che, nel campo della vita, fare squadra vuol dire vincere una partita anche quando si perde.
L’autrice
Giulia Galli, classe 1993. Dopo una laurea in Scienze Motorie e diverse specializzazioni in Massoterapia, Personal Training, e Mental Coaching, apre, all’età di venticinque anni, “Good Vibes”, un’attività di Pilates con macchinari e Personal Training che ancora oggi è un punto di riferimento per la sua zona. Partita vinta è un racconto in parte autobiografico: nasce dalla rielaborazione di un lutto e intende promuovere positività con un atteggiamento energico, ironico e leggero.






Graus –
Lettura coinvolgente che non offre tregua fino alla fine perché c’è sempre quel consiglio, quello stimolo a non demordere che ti portano ad accettare la sconfitta per rinascere più forte. È lo specchio dell’adolescenza di molti di noi. Giulia, partendo da tante individualità, spiega il meccanismo della realtà di squadra, un mondo che tutti dovrebbero vivere nella vita per poter meglio comprendere i punti di forza o di debolezza di un periodo fondamentale dell’età evolutiva, trampolino di lancio della vita. “Partita vinta” aiuta a comprendere quanto il gesto non fatto, la parola non pronunciata possano tramutarsi da angoscia a riconoscimento della diversità di chi cresce con noi, indipendentemente dalla fragilità dell’animo umano.
Grazie Giulia per gli sguardi, gli incoraggiamenti silenziosi, ma determinanti, gli insegnamenti che hai respirato e che, con queste pagine, ci hai trasmesso!
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Mariangela Magni
Graus –
Letto tutto d’un fiato.
Ho iniziato il libro di Giulia Galli la sera di un venerdì. La mattina dopo l’avevo già terminato; non riuscivo a staccarmi da quelle pagine dove l’occhio scorreva fluido, una frase dopo l’altra, un pensiero dopo l’altro. La storia dell’allenatrice di una squadra di pallavolo e delle sue ragazze ci connette ad esperienze e pensieri che ognuno di noi può ritrovare in sé stesso, in un invito all’introspezione che non è mai banale o forzato. Definirlo “bellissimo” sarebbe riduttivo; “Partita vinta” è un libro allo stesso tempo profondo, illuminante, intenso, intimo, stimolante, emozionante fino alle lacrime. C’è molta saggezza nello scritto di Giulia Galli, senza mai cadere nella supponenza. Lo consiglio vivamente, anche per una crescita personale.
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Cristiana Monti